L'Ordoviciano medio e superiore è caratterizzato da un grande endemismo degli echinodermi a scala globale sebbene nel settore occidentale del Peri-Gondwana (Africa del Nord ed Europa centrale e sudoccidentale) essi siano relativamente rari, con specie descritte in Spagna, Francia, Italia, Marocco, Portogallo e Repubblica Ceca.
In particolare in Marocco, le successioni ordoviciane dell'Anti-Atlas sono molto estese ed hanno dato alla luce interessantissime associazioni fossilifere (tra le cui ben note faune di Fezouata).
In esse sono stati rinvenuti molte cladi di echinodermi includendo stiloforani, soluti, blastozoi, crinoidi, asteroidi, edrioasteroidi e cyclocystoidi.
La posizione paleogeografica in cui i sedimenti arenacei della Formazione di Taddrist si sono venuti a depositare, era all'epoca prossima al polo sud (vedi posizione del punto rosso nell'immagine seguente).
Quindi un ambiente dominato da acque fredde, corrispondenti a quelle che si rinvengono attualmente sotto la calotta polare e caratterizzato da faune assai ricche e differenziate.
Immagine tratta dal sito http://oceanexplorer.noaa.gov/explorations/02arctic/background/benthos/benthos.html
Il fossile soggetto di questo breve testo appartiene alla classe dei Cyclocistoidea (Echinodermata).
I ciclocistoidi sono echinodermi paleozoici assai caratteristici, costituiti da un disco piatto circondato da un anello marginale, perforato e composto da ossicoli ed esso stesso circondato da una corona periferica e flessibile.
Se ne conoscono una ventina di generi e circa 40 specie differenti, aventi una distribuzione che va dall'Ordoviciano medio al Carbonifero inferiore, e la maggior parte degli individui studiati provengono dalla Laurenzia e dal Baltica, mentre pochi esemplari sono stati riconosciuti in Avalonia e Laurussia. Solo nel 2015 sono stati descritte queste nuove specie dal Gondwana (Marocco) da Sprinkle J. et al. 2015.
Questi organismi erano bentonici, probabilmente sessili in maniera similare agli edrioasteroidi, sia in contato diretto sul fondo solido o su organismi di maggiori dimensioni. La posizione in vita assunta da questo echinoderma è stata assai dibattuta, e secondo Sprinkle J. et al. (2015), la posizione è invertita rispetto a quanto descritto in Smith J. & Paul (1982); nella figura sottostante la morfologia generale e le due interpretazioni sulla posizione assunta da questo echinoderma sul fondo marino.
L'esemplare illustrato (non ancora ufficialmente descritto) è stato rinvenuto nei livelli arenacei della Formazione di Taddrist, e datato al Darriwiliano, Ordoviciano medio. La località di provenienza e situata a sud del villaggio di Alnif, nel settore orientale della catena dell'Anti-Atlas.
Sebbene incompleto di esso se ne riconosce facilmente la morfologia dell'individuo, con la parte centrale praticamente mancante, ma con gli anelli esterni ben conservati con i relativi ossicoli sub-rettangolari e la complessa struttura marginale.
Risulta inoltre evidente come questo ciclocistoide sia appoggiato ad una struttura semi-cilindrica (hyolitide?) come visibile in certo edrioasteroidi contemporanei.
Qualche riferimento bibliografico:
https://www.researchgate.net/publication/278328744_Computed_tomography_CT_scans_of_a_new_Ordovician_cyclocystoid_from_Morocco_and_its_orientation_and_life_mode?enrichId=rgreq-3f58035c7aeb3a4e18e33ea60cd7819d-XXX&enrichSource=Y292ZXJQYWdlOzI3ODMyODc0NDtBUzoyNDE1NzE0ODQ0MDE2NjRAMTQzNDYwNjUzODU1OQ%3D%3D&el=1_x_3&_esc=publicationCoverPdf
http://oceanexplorer.noaa.gov/explorations/02arctic/background/benthos/benthos.html
http://rstb.royalsocietypublishing.org/content/296/1083/577
https://peerj.com/articles/1450.pdf
Mentre tu postavi ed io ero in viaggio Kraigh Destler mi mandava un messaggio su messanger che il Cyclocystoide aveva un nome...ma sei stato velocissimo....;)
Una nuova pubblicazione è uscita in questi giorni sul Journal of Paleontology, dove queso cyclocystoide viene formalmente descritto con il nome di Moroccodiscus smithi (Reich et al. 2017).
La pubblicazione la trovate qui: https://doi.org/10.1017/jpa.2017.7 con la citazione seguente:
Reich, M., Sprinkle, J., Lefebvre, B., Rössner, G., & Zamora, S. (2017). The first Ordovician cyclocystoid (Echinodermata) from Gondwana and its morphology, paleoecology, taphonomy, and paleogeography. Journal of Paleontology, 1-20. doi:10.1017/jpa.2017.7
Abstract:
Moroccodiscus smithi represents a new cyclocystoid genus and species based on moldic specimens from the Middle Ordovician Taddrist Formation (Darriwilian) of SE Morocco. This represents the earliest articulated member of the Cyclocystoidea and is the first complete cyclocystoid described from the Ordovician of Gondwana, as well as the first cyclocystoid ever recorded from Africa. The anatomy and morphology of this new species were studied using a combination of conventional paleontological methods and nondestructive X-ray computed tomography. Because Moroccodiscus differs from other cyclocystoids, in particular by lacking cupules attached to the marginal ossicles, it is assigned to the new family Moroccodiscidae. This new taxon illustrates the relatively poorly known early diversification of these enigmatic extinct echinoderms and sheds light on the mode of life of cyclocystoids, including injuries to plate circlets during early ontogeny and folding of these disk-like specimens at the time of death. The overall thecal shape was very similar in cyclocystoids and many domal edrioasteroids, probably because they were both sessile or attached, benthic, suspension feeders. However, many oral surface, ambulacral, and marginal ring features had become very different, indicating that these two groups had either converged because of similar life modes or were only distantly related sister groups.
Fig. 3: General morphology and preservation of Moroccodiscus smithi n. gen. n. sp. from the Darriwilian (Middle Ordovician) of Morocco. (1, 2) Holotype
UCBL-FSL 712001, top and bottom counterpart molds. (3, 4) Paratype UCBL-FSL 712000, top and bottom counterpart molds. (5, 6) Paratype NPL 74385, top and bottom counterpart molds. (7) Paratype NHMUK-EE 16220, exposed top mold on nearly unbroken concretion. (8) Paratype NPL 62451, top and bottom counterpart molds.
Super tread...Ottimo Enrico....molte cose le ignoravo completamente.....