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    Lorenzo Tettamanzi
    10 feb 2017

    icnofossili (???) permiani

    in Paleozoic Area

    L'anno scorso è purtroppo venuto a mancare un socio del nostro gruppo, buon collezionista e geologo di professione. La famiglia ha deciso di regalare al gruppo parte della sua collezione ed ora stiamo sistemando il materiale ricevuto.

    Abbiamo a che fare con delle lastre del permiano francese, di Lodeve, località nota tra i collezionisti per le impronte di anfibio.

    Sulle lastre che vi mostro si possono notare rain drops, ripple marks e altre cose che ci risultano ignote...qualcuno ha qualche idea in proposito?


    qui, per esempio abbiamo una bella serie di "strisciate" o increspature parallele




    mentre in queste due possiamo notare queste granulazioni, che non ci sembrano accomunabili ai rain drops...



    qui dei bei ripple marks.....




    e qui dei bei rain drops.

    Ci sono poi le impronte simil-stellate che ho cerchiato in rosso che, secondo qualcuno, sarebbero meduse d'acqua dolce (o una roba del genere) solo che non trovo pubblicazioni utili in proposito.

    Che ne dite?

    9 commenti
    9 commenti

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    paolo.monaco
    13 feb 2017

    vedendo i vari commenti, trovo varie imprecisioni: innanzitutto i rain drops non sembrano esse al tetto di uno strato, ossia nelle loro posizione originaria, altrimenti avremmo trovato dei buchi, invece sono strutture circolari in rilievo. Pertanto potrebbero essere (andrebbe visto il campione e detto se preso da affioramento o da materiale sciolto) delle under traces, ossia delle tracce sottostanti alle originali, in un livello appunto sottostante al tetto al top di strato; lo stesso vale per le strie che sono singole e non da trascinamento come qualcuno raffigura in una spiaggia e sembrano anch'esse o strie alla base dello strato oppure delle under traces, ossia viste dal di sotto (almeno sembra, sebbene non so con esattezza la stratinomia, ossia la originale posizione della superficie, se in alto o in basso). Terzo punto sembra di vedere qualche stria di tipo biogenico, ma sono striature dubbie ed in ogni caso non classificabili. Per il resto sembrano strutture fisiche prodotte da oggetti trascinati esempio da una marea. I ripples da onda sembrano chiari. Di più non si può dire...

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    L
    Lorenzo Tettamanzi
    11 feb 2017

    Non mi è chiarissimo il concetto di tetto e base, se non a livello puramente intuitivo. Posso dire che la maggior parte dei "segni", come le striature e i rain drops sono conservati in positivo, mentre quelli cerchiati sono in negativo.

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    G
    Gianpaolo Di Silvestro
    11 feb 2017

    marini e dulciacquicoli



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    G
    Gianpaolo Di Silvestro
    11 feb 2017

    Noto facilmente in acquario, quando si creano ambienti anossici...o comunque con scarza circolazione, una proliferazione cianobatterica che crea un tappeto uniforme con forme discoidali... date dall'azione foto chemiosintetica...assai interessante.....

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    E
    EBo
    11 feb 2017

    Queste rain drops mi hanno sempre incuriosito e lasciato qualche dubbio. Già le ben note raindrops del precambriano inglese sono state rimesse in discussione e considerate anche come degli holdfast di probabili petaloidi (Beltanelliformis per esempio) o strutture legate a fughe di gas da parte di materiale in decomposizione; Liu Alex in

    Reviewing the Ediacaran fossils of the Long Mynd, Shropshire ne fa una interessante descrizione: http://www.shropshiregeology.org.uk/sgspublications/Proceedings/2011%20No_16%20031-043%20Liu%20-%20Ediacaran.pdf

    Le strutture lineari mi ricordano queste forme che ebbi la fortuna di fotografare su una spiaggia in occasione della bassa marea in Olanda. Spiagge dove mi sono ripromesso di tornare presto per la quantità di interessantissime strutture sedimentarie ed ichnotraccie:


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    paolo.monaco
    11 feb 2017

    Mi sembrano al 99% strutture fisiche, lineazioni da corrente ripples, rain drops e fratturazioni sottili forse da precoce disseccamento. Di biologico c'é poco o nulla. Non si capisce se le lastre sono tetto di strato o base strato. la differenza é fondamentale.

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    G
    Gianpaolo Di Silvestro
    11 feb 2017

    qui le hai tutte.... o quasi....

    http://revistas.ucm.es/index.php/JIGE/article/view/JIGE0808120073A/32757

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    L
    Lorenzo Tettamanzi
    11 feb 2017

    Su provenienza e datazione siamo certi. É materiale raccolto da lui insieme ad altri soci che confermano. Le foto ingannano un po', ma si tratta del tipico fango rosso di Lodeve. Le stelle bho...Io le avevo prese per increspature, ma mi hanno detto che sono "meduse". Pare ne siano state descritte due differenti da questa localita, però non le trovo.

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    G
    Gianpaolo Di Silvestro