Allargo la discussione che si faceva ieri sera con Gianpà...
Che cambia tra Phacops rana, Phacops rana rana, Eldredgeops rana e famigliola varia? Sono sinonimi? Sono effettivamente bestie diverse? Bho...Per quello che posso capirci io guardando i miei dico: uno è grosso, uno è piccolo e nero e uno c'ha i puntini...poco scientifico ma efficace...ignorantemente paleozoico.
Si sa se l'evoluzione di certe tipologie di occhi sia dovuta all'evoluzione di ben precisi organismi, non so, tipo i primi pesci o i cefalopodi predatri?
mai piu avuti...
Questa faccia non mi è nuova...
o Occhi estremamente sviluppati in Cyclopyge (Marocco)
Esempio di cecità in Brachyaspidion sulcatum Drum Mountains Cambriano USA
Aggiungo il sempre e ben utile sito di SAM dove c'è praticamente TUTTO lo Scibile su queste care bestiole... in fondo pagina potete trovare altra bibiliografia...
http://www.trilobites.info/eyes.htm
Interessante notare come anche la "perdita" degli occhi sia una delle caratteristiche peculiari dei nostri amati....animali di ambienti batiali probabilmente si servivano di peli sensoriali, antenne etc vista la quasi totale assenza di luce.
Ben che la struttura ad ocelli dei triobiti sia relativamente comparabile alla struttura degli artropodi attuali, questi ultimi presentano caratteristiche più complesse rispetto ai trilobiti.
pensa solo alla Canocchia pavone che possiede una vista con differenti gradi di polarizzazione permettendo di vedere MOLTI più colori che quei pochi che noi vediamo con i nostri poveri coni e bastoncelli. Noi abbiamo fondamentalmente tre fotorecettori, permettendoci di vedere i colori blu, verde e rosso, la Canocchia non solo puo' vedere anche nell'ultravioletto, ma possiede ben sedici fotoricettori più la possibilità di "giocare" con i suoi occhi per polarizzare lo spettro luminoso, permettendole di "vedere"... non si sa cosa.
Qui c'e' un bel lavoretto da leggere (in inglese) sul soggetto: http://www.cell.com/current-biology/pdf/S0960-9822(08)00252-2.pdf
Per tornare ai trilobiti, come dice Gianpaolo ci sono interessanti lavori, in particolare la Schoenemann Brigitte e Clarkson Euan hanno lavorato parecchio sulla struttura degli occhi dei trilobiti (qualche riferimento lo troverai anche sul mio tomo).
Qui qualcosina di questi autori per iniziare lo trovi:
Discovery of some 400 million year-old sensory structures in the compound eyes of trilobites
The eyes of Leanchoilia
Vision in fossilized eyes
Sicuramente adattati per percepire essenzialmente il movimento intorno a se, forse erano meno adattati per vedere nettamente nell'ambiente marino; essendo lenti fisse, non potevano accomodarsi per poter mettere a fuoco su oggetti a differenti distanze.
Altri atropodi contemporanei invece potevano aver avuto un apparato visivo più complesso, come quello che si ritrova nel Fuxianhuia protensa o ancora nel Fortiforceps foliosa e Haikoucaris ercaiensis che come morfologia assomigliavano molto alle Canocchie e non si esclude che l'apparato visivo fosse altrettanto complesso.
dovrò ricontrollarmelo allora :D. Tra gli artropodi attuali ci sono differenze così numerose, per animali che abitano lo stesso mezzo fisico, seppur con molte variabili?
Ci sono diversi lavori sulla vista dei trilobiti....un trattato molto interessante lo fece Levi Setti, devo cercarlo....per quello che rigurada le differenze ambientali certo che si...tu pensa solo alla differenza di Asaphus kowalewskii e Cyclopygina... anche Enrico ha scritto molto sulla vista di questi bestiacci....nel suo Libro...
Si è teorizzato che effetto avrebbe potuto avere sulla vista delle diverse specie la differente disposizione delle lenti, e se ciò potrebbe essere stato legato a differenze ambientali?