Trilobite design Italia by Di Silvestro Gianpaolo
  • HOME

    • Le Persone
  • NEGOZIO

    • Modelli Paleontologici 3D
    • Aggiunti di Recente
    • Esplosione Cambriana e Ordoviciana
    • Trilobiti Americani
    • Altri Trilobiti
    • Trilobiti Marocchini
    • Libri di Paleontologia
    • Museum Fossils
    • Attrezzature Martellatori paleontologici
  • FORUM

    • MEMBERS
  • BLOG

  • PRIVACY POLICY

  • FAQ

  • More

    Use tab to navigate through the menu items.
    Italian
    IT
    Italian
    IT
    English
    EN
    0
    Per vedere come funziona, vai al tuo sito pubblicato.
    • Categorie
    • Tutti i post
    • I miei post
    Gianpaolo Di Silvestro
    26 mag 2017
    Modificato il: 26 mag 2017

    Paleo-pillole

    in Paleocafè

    Scoperti e descritti per la prima volta "i correlati osteologici" della muscolatura caudale in Allosaurus fragilis. Cau A., Serventi P. 2017 - Origin attachments of the caudofemoralis longus muscle in the Jurassic dinosaur Allosaurus. Acta Palaeontologica Polonica 62(2):273–277. DOI: https://doi.org/10.4202/app.00362.2017


    15 commenti
    15 commenti

    Condividi i tuoi pensieriIscriviti per lasciare un commento.

    E
    EBo
    24 gen 2018

    dipende se hanno utilizzato la Forza o no... :-)

    La presenza di batteri è stata rilevata recentemente sulla ISS (http://www.independent.co.uk/news/science...) e non si sa se siano di origine extraterrestre o (più probabilmente) terrestre. Fatto sta che questi resistono relativamente bene alle condizioni estreme nello spazio, in maniera analoga d'altronde anche i più sviluppati Tardigradi, campioni di resistenza in condizioni extraterrestri. Quindi i virus perchè no.

    Si riprende in qualche maniera la teoria della Panspermia (ben che qui si tratti di virus), ma che comunque potrebbero, dico potrebbero, effettivamente aver avuto un'incidenza importante nello sviluppo della vita ab originem.

    Per chi fosse interessato ho il pdf dell'articolo citato.

    Mi piace

    G
    Gianpaolo Di Silvestro
    24 gen 2018

    "Viruses arguably have coexisted with cellular life-forms since the earliest stages of life, may have been directly involved therein, and have profoundly influenced cellular evolution." è quello il problema... o forse non è un problema? bho?

    Mi piace

    E
    EBo
    24 gen 2018

    I virus sono dappertutto nell'Universo?

    Un articolo che affronta la possibilità che i virus siano presenti non soltanto sul pianeta Terra, ma anche nell'universo. Il professor Ken Stedman della Portland State University ed i suoi collaboratori hanno pubblicato su Astrobiology un articolo che suggerisce che un settore di ricerca debba essere sviluppato per poter identificare la presenza (eventuale) di virus nelle lune di Giove e Saturno.


    Abstract:

    Viruses are the most abundant biological entities on modern Earth. They are highly diverse both in structure and genomic sequence, play critical roles in evolution, strongly influence terran biogeochemistry, and are believed to have played important roles in the origin and evolution of life. However, there is yet very little focus on viruses in astrobiology. Viruses arguably have coexisted with cellular life-forms since the earliest stages of life, may have been directly involved therein, and have profoundly influenced cellular evolution. Viruses are the only entities on modern Earth to use either RNA or DNA in both single- and double-stranded forms for their genetic material and thus may provide a model for the putative RNA-protein world. With this review, we hope to inspire integration of virus research into astrobiology and also point out pressing unanswered questions in astrovirology, particularly regarding the detection of virus biosignatures and whether viruses could be spread extraterrestrially. We present basic virology principles, an inclusive definition of viruses, review current virology research pertinent to astrobiology, and propose ideas for future astrovirology research.


    Pubblicazione qui:

    http://online.liebertpub.com/doi/pdf/10.1089/ast.2017.1649


    Articoli vari qui:

    http://www.sci-news.com/biology/space-viruses-05644.html

    https://www.sciencedaily.com/releases/2018/01/180118142558.htm

    https://phys.org/news/2018-01-viruses-space.html

    Mi piace

    E
    EBo
    23 gen 2018

    Kootenayscolex barbarensis: un nuovo verme a setole vecchio di 508 milioni di anni fa è stato studiato e pubblicato dal ROM. Proveniente dal recente sito localizzato nel Kootenay National Park nella Columbia Britannica (nel Marble Canyon). Questo nuovo sito sta fornendo una serie impressionante di nuove specie attualmente non ancora descritte che meriteranno tutta l'attenzione degli specialisti ed appassionati alla Cambrian explosion...

    Articoli con foto di seguito:

    • https://phys.org/news/2018-01-million-year-old-bristle-worm-species-british.html

    • https://www.livescience.com/61488-ancient-worm-evolutionary-mystery.html?utm_source=notification

    • https://www.livescience.com/61484-photos-ancient-worm-evolutionary-mystery.html

    • http://www.cbc.ca/news/technology/new-species-worm-burgess-shale-1.4494977

    • https://www.rom.on.ca/en/blog/the-life-cycle-of-a-new-fossil-meet-the-ancient-cousin-of-the-earthworm

    • e pure su La Repubblica (anvedi): http://www.repubblica.it/scienze/2018/01/22/news/un_esemplare_di_500_milioni_di_anni_riscrive_la_storia_dei_vermi-187062931/?ref=search

    Interessante articolo sui vermi policheti del Cambriano: https://pdfs.semanticscholar.org/ff7e/dab10df4281ae3fa37f16d7b040bae9b03b7.pdf

    Mi piace

    G
    Gianpaolo Di Silvestro
    09 dic 2017

    Halszkaraptor escuilliei gen. et sp. nov, nuovo teropode interconnesso ad altri enigmatici Maniraptora del tardo Cretacico provenienti dal deserto della Mongolia. (novel clade at the root of Dromaeosauridae)


    https://www.nature.com/articles/nature24679


    Figura 1. Da publ citata

    Mi piace

    E
    EBo
    03 nov 2017

    Poco sopra annunciai la pubblicazione di Liu et al. che (finalmente) che definirono l'appartenenza di Dickinsonia agli Eumetazoa. Una nuova pubblicazione disponibile a libero accesso vede la luce, in cui i rangeomorfi (Charnia, Bradgatia, Fractofusus...) e dickinsoniomorfi (Dickinsonia, Andiva, Yorgia...) sono anch'essi presi in considerazione e, sebbene con le dovute precauzioni, associati al gruppo degli Eumetazoa.

    Una bella pubblicazione che merita la lettura: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/brv.12379/pdf


    Figura 7. Tratta dalla pubblicazione citata.


    Mi piace

    G
    Gianpaolo Di Silvestro
    21 ott 2017

    Scoperta e descritta nei livelli Triassici Svizzeri una nuova Specie di Celacanto fossile "Foreya maxkuhni"

    articolo disponibile quì: https://www.nature.com/articles/s41598-017-13796-0



    Mi piace

    E
    EBo
    19 set 2017

    Dickinsonia E' un metazoa!

    Dopo anni di interpretazioni che hanno piazzato questo organismo nei più disparati regni animali, vegetali, funghi e licheni, un recente lavoro pubblicato da Hoekzema, Brasier, Dunn e Liu (2017) hanno evidenziato che l'accresciemnto di quesa icona del Precambriano è compatibile filogeneticamente con i Eumetazoa e Placozoa. L'articolo studia la direzione di accrescimento dei singoli setti a partire dalla zona deltoide verso la zona apicale opposta, ed effettua correlazioni con i gli ediacarans Yorgia ed Andiva, [nonostante che queste ultime due forme presentino la caratteristica alternanza (glide symmetry) "sfasata" tra i setti lungo la linea mediana, cosa che recentemente è stata sfatata per Dickinsonia].


    Articolo disponibile qui : http://rspb.royalsocietypublishing.org/content/284/1862/20171348

    Mi piace